Semestre filtro Medicina 2025: idoneità basse anche dopo il secondo appello? Ora si attende la graduatoria nazionale

Con la chiusura del secondo appello si attende la graduatoria nazionale, mentre è in valutazione anche l’ipotesi dei “debiti formativi”, possibile novità nell’architettura del semestre filtro.

di Alpha Orienta
10 dicembre 2025
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Aggiornamento del 10 dicembre - Ore 22.50

Dalle prime indiscrezioni di stampa emerge che il Ministero sta valutando l’introduzione dei debiti formativi: una modifica che permetterebbe l’ingresso in graduatoria anche a chi non ha ottenuto tre 18, prevedendo però il recupero dei crediti entro fine febbraio.

Questa possibilità — non esplicitamente prevista nella versione originale della riforma — risulta però coerente con le dichiarazioni della ministra Bernini in Aula e con la struttura stessa della delega legislativa, che consente interventi correttivi nel corso dell’anno.

Si tratta ancora di un’ipotesi, ma rappresenta oggi una delle soluzioni più discusse per garantire la copertura di tutti i posti disponibili.

Secondo appello concluso, spunta l'ipotesi "debiti formativi".

Aggiornamento al 10 dicembre 2025

Concluso il secondo appello del semestre aperto

A questo link è possibile scaricare le tre prove con le risposte corrette dal team di Alpha Test.

Il secondo appello delle prove di Chimica, Fisica e Biologia si è svolto oggi, 10 dicembre, con sessioni simultanee in tutte le sedi. L’appello era rivolto sia a chi non aveva superato una o più prove del primo turno, sia a chi aveva rifiutato il voto ottenuto. Ora si attende la pubblicazione della graduatoria nazionale.

Esiti ancora incerti: possibile carenza di idonei

Dalle prime stime, dopo il primo appello risultava idonea solo una quota compresa tra il 10% e il 15% dei partecipanti. Se la tendenza dovesse confermarsi anche dopo il secondo giro, esiste la possibilità concreta che numerosi posti disponibili non vengano coperti. È uno scenario che sta spingendo il Governo a valutare modifiche dell’ultimo minuto.

Ipotesi di modifica: accesso con “debiti formativi”

Si sta infatti lavorando a una possibile revisione dei requisiti: consentire l’accesso al secondo semestre anche a chi non ha superato tutte e tre le materie, introducendo dei “debiti formativi” da recuperare successivamente. Sarebbe un cambio significativo rispetto all’impostazione originaria, che prevedeva l’obbligo di ottenere almeno 18/30 in ogni prova per procedere.

Prossime tappe: graduatoria tra fine dicembre e inizio gennaio

La graduatoria nazionale è attesa entro la fine di dicembre. Sarà quella a stabilire chi potrà immatricolarsi al secondo semestre del corso di Medicina e secondo quali modalità.

La prima prova del semestre filtro: bocciature oltre le attese

Aggiornamento al 4 dicembre 2025

Il 20 novembre 2025 migliaia di aspiranti medici in tutta Italia hanno affrontato la prima prova del semestre filtro di Medicina, Odontoiatria e Veterinaria. I risultati pubblicati il 3 dicembre confermano un quadro molto duro: meno del 20% degli oltre 53.000 iscritti è riuscito a superare tutti e tre gli esami al primo tentativo e risultare idoneo.

A mettere maggiormente in difficoltà è stata soprattutto la prova di Fisica. In numerosi atenei soltanto tra il 10% e il 17% dei candidati ha raggiunto la sufficienza in questa materia. In sedi come Milano Statale, Bari e Bologna ha superato Fisica appena circa uno studente su dieci (rispettivamente ~12%, ~10% e ~10% di promossi); a Catania si scende addirittura sotto il 10% (9,4%). Perfino dove è andata “meglio”, come a Palermo o Milano-Bicocca, i promossi in Fisica non superano il 13% e il 17%.

Anche Chimica e Biologia hanno registrato percentuali di promossi relativamente basse (in molti casi intorno al 20–30%), contribuendo a un bilancio complessivo molto selettivo. La difficoltà delle prove è risultata superiore alle attese, tanto che alcuni osservatori ipotizzano uno scenario inedito: se le percentuali non miglioreranno con il secondo appello, il numero di studenti idonei a gennaio potrebbe addirittura avvicinarsi o risultare inferiore ai posti disponibili (circa 21.000) tra Medicina, Odontoiatria e Veterinaria.

Si tratta di uno scenario limite, ma rende bene l’idea di quanto questa prima tornata di esami abbia messo in difficoltà gli aspiranti camici bianchi, spostando il baricentro della selezione dalla sola graduatoria finale alla capacità di superare – innanzitutto – il filtro degli esami del semestre.

Semestre filtro e idoneità: cosa conta davvero

Come spieghiamo nel resto dell’articolo, il semestre filtro ha sostituito il vecchio test unico con un primo semestre universitario aperto, durante il quale gli studenti seguono tre insegnamenti fondamentali (Chimica e propedeutica biochimica, Fisica, Biologia) e sostengono prove scritte standardizzate a livello nazionale. Ai fini dell’accesso conta un elemento centrale:
solo chi supera tutte e tre le prove con almeno 18/30 risulta idoneo.

In pratica:

  • Idoneo = hai ottenuto almeno 18/30 in tutte e tre le materie → entri in graduatoria nazionale.
  • Non idoneo = hai preso meno di 18/30 anche in un solo esame → resti fuori dalla graduatoria.

La graduatoria unica nazionale, che sarà pubblicata il 12 gennaio 2026 su Universitaly, verrà stilata sommando i tre voti in trentesimi (fino a un massimo di 93 punti, pari a tre 30 e lode). La posizione in graduatoria determinerà se e dove potrai immatricolarti, in base alle sedi indicate tra le preferenze all’atto di iscrizione. Il 18 in tutte le materie è quindi la soglia di sopravvivenza, non quella che garantisce l’accesso alle facoltà più richieste.

Secondo appello: conviene riprovare gli esami?

La prossima data cruciale è il 10 dicembre 2025, quando si terrà il secondo appello degli esami del semestre filtro. Dal momento della pubblicazione degli esiti del primo appello (3 dicembre), ogni studente ha 48 ore di tempo per decidere se accettare i voti ottenuti oppure rifiutarli e ripresentarsi alla seconda sessione. Questo significa, in pratica, che la decisione dovrà essere comunicata entro il 5 dicembre 2025.

Questa scelta va ponderata con attenzione, perché il regolamento prevede che:

  • si possano ripetere al secondo appello uno, due o tutti e tre gli esami;
  • per ripetere un esame occorre rinunciare al voto corrispondente del primo appello;
  • i risultati del secondo appello, se scegli di ritentare, sostituiranno integralmente i precedenti ai fini sia della graduatoria sia della carriera universitaria.

In altre parole, la seconda prova è un vero e proprio “all-in”: il nuovo voto preso in ciascun esame (più alto o più basso) sarà quello definitivo. Se in uno degli esami ripetuti non riuscissi a confermare almeno 18, perderesti l’idoneità complessiva, anche se nella prima sessione eri riuscito a superare quella materia.

Possiamo distinguere due situazioni principali:

  • Non hai superato uno o più esami
    In questo caso la scelta è di fatto obbligata: non essendo idoneo, devi sfruttare il secondo appello per recuperare le prove insufficienti. Non hai nulla da perdere nel rifare gli esami non superati, perché è l’unico modo per sperare di entrare in graduatoria. Puoi decidere di ripetere solo le materie che ti servono (e/o quelle che vuoi migliorare), concentrando le prossime settimane sugli argomenti in cui hai evidenziato più lacune al primo tentativo.
  • Hai superato tutte le prove con voti bassi (18–19)
    In questo caso sei già idoneo e hai la certezza di comparire in graduatoria, ma il tuo punteggio totale è vicino al minimo (ad esempio 54 punti con tre 18). Ciò significa che rischi di collocarti nelle ultime posizioni, con poche chance di entrare nelle sedi più affollate. Decidere di non ritentare ti garantisce di conservare l’idoneità e di non correre rischi, ma dovrai accontentarti di concorrere con il punteggio attuale. Scegliere di ripetere gli esami può invece darti l’occasione di aumentare il punteggio complessivo e scalare posizioni in graduatoria, al prezzo però di rimettere in gioco la sicurezza del “diciotto”. Valuta realisticamente quanto pensi di poter migliorare in due settimane di studio e quanto sia importante, per te, puntare a determinate sedi rispetto ad altre.

Un elemento da tenere a mente è che non ci sono indicazioni che il secondo appello sarà più semplice del primo: è ragionevole aspettarsi una difficoltà analoga. Per questo la decisione non va presa sulla base della speranza che “la seconda prova sarà più facile”, ma sulla consapevolezza delle proprie possibilità di miglioramento e degli obiettivi di graduatoria.

È comprensibile sentirsi demoralizzati dopo un primo appello così selettivo. Tuttavia, il percorso non è concluso: il 10 dicembre rappresenta una seconda chance importante. Qualunque sia la tua scelta (conservare i voti o ritentare), prova a gestire al meglio il tempo rimanente, concentrandoti sugli obiettivi e cercando confronto con tutor, docenti o colleghi quando ne senti il bisogno.

Punteggi minimi e posti disponibili: 18/30 basterà per entrare?

Oltre a superare gli esami, resta il tema della competizione per i posti disponibili. In tutta Italia erano circa 54.000 gli studenti iscritti al nuovo percorso, a fronte di circa 21.000 posti complessivi tra Medicina, Odontoiatria e Veterinaria. In teoria, quindi, meno di un candidato su due potrà immatricolarsi.

La graduatoria di gennaio assegnerà i posti partendo dai punteggi più alti, esattamente come avveniva con il vecchio test. Questo significa che:

  • per le sedi più ambite (ad esempio Medicina nelle grandi città), è probabile che un totale appena sopra il minimo (54–60 punti) non sia sufficiente a entrare;
  • punteggi di poco sopra la sufficienza potrebbero invece risultare sufficienti in atenei meno richiesti o in corsi come Odontoiatria e Veterinaria, dove la concorrenza è tradizionalmente più bassa;
  • molto dipenderà dal numero effettivo di idonei dopo il secondo appello e dai punteggi che avranno totalizzato.

Se la percentuale di idonei dovesse restare molto bassa, non è escluso – almeno in teoria – uno scenario insolito: quello in cui tutti gli idonei riescano a essere ammessi e alcuni posti rimangano persino vacanti. Si tratta di un caso estremo, che potrà essere scongiurato solo se il secondo appello aumenterà significativamente il numero di chi supera gli esami.

In ogni caso, non è possibile conoscere in anticipo una soglia “magica” di punteggio che garantisca l’ammissione: lo si vedrà solo a graduatoria pubblicata. Per questo ogni candidato dovrebbe puntare al punteggio più alto possibile, senza però dimenticare di valutare con realismo anche le alternative (sedi meno affollate, corsi affini, eventuale ripetizione del semestre).

I voti del semestre filtro finiranno nel libretto universitario?

Un altro aspetto che pesa sulle scelte di questi giorni riguarda il valore degli esami ai fini della carriera. La risposta è chiara: se verrai ammesso al corso di laurea, i voti del semestre filtro entreranno nel tuo libretto universitario come normali esami sostenuti.

In concreto:

  • i tre esami da 6 crediti del semestre filtro (Chimica e propedeutica biochimica, Fisica, Biologia) verranno registrati nel libretto con il voto in trentesimi che hai ottenuto;
  • non dovrai ripeterli nel prosieguo del corso di laurea, perché i relativi crediti ti saranno già riconosciuti;
  • questo vale anche se ti immatricolerai in un ateneo diverso da quello in cui hai frequentato il semestre filtro, perché le prove sono unificate a livello nazionale.

Ad esempio, se hai ottenuto 24/30 in Chimica, 20/30 in Biologia e 18/30 in Fisica, una volta immatricolato ti ritroverai questi voti già registrati e contribuiranno alla tua media. Il semestre filtro, insomma, non è un “anno zero”: per chi supera la selezione rappresenta a tutti gli effetti il primo segmento del percorso universitario.

La riforma ha previsto anche un “paracadute” per chi, pur avendo superato gli esami, dovesse rimanere escluso dalla graduatoria nazionale: gli idonei non ammessi possono utilizzare i crediti acquisiti per iscriversi al secondo semestre di un corso di laurea alternativo ma affine (ad esempio Biotecnologie, Farmacia, Scienze zootecniche e altri percorsi individuati dagli atenei). In questo modo il lavoro svolto durante il semestre filtro non va completamente perso e può essere valorizzato in un percorso vicino ai propri interessi.

In conclusione, la prima prova del semestre filtro si è rivelata più impegnativa del previsto e ha lasciato molti studenti in una situazione di incertezza. Il 10 dicembre sarà un nuovo passaggio chiave: informati bene sulle regole (che riassumiamo e approfondiamo nel resto di questa pagina), valuta con lucidità la tua posizione e prendi le decisioni su accettare o meno i voti in modo consapevole. Qualunque sarà l’esito finale, questo passaggio fa parte del percorso di orientamento verso la professione medica: con informazioni chiare e un metodo di studio sostenibile, puoi affrontarlo senza perdere di vista l’obiettivo a lungo termine.

Un nuovo percorso di selezione

Aggiornamento 3 Dicembre

Il 20 novembre 2025 si è tenuto in tutta Italia il primo appello del semestre filtro, il nuovo sistema che ha sostituito il tradizionale test d’ingresso a numero chiuso. Oltre 64.000 studenti si sono iscritti a questo semestre aperto (di cui più di 54.000 aspiranti medici) – con atenei come La Sapienza di Roma (~4.800 candidati) e Federico II di Napoli (~3.100) tra i più popolosi. Durante il semestre, tutti hanno frequentato tre corsi fondamentali (Chimica, Fisica, Biologia) e affrontato tre prove scritte consecutive nella giornata del 20/11. Ogni esame consisteva in 31 domande (15 a risposta multipla e 16 a completamento) da svolgere in 45 minuti, con punteggio +1 per ogni risposta esatta, -0,1 per ogni errore e 0 per le omesse. Il voto è espresso in trentesimi (con eventuale lode 31/30 per una prova perfetta) e la soglia minima di superamento è 18/30 per ciascuna prova. Solo chi raggiunge almeno 18 in tutte e tre le materie risulta idoneo per concorrere all’ammissione. In caso contrario, il primo appello non è superato.

Esiti del primo test: punteggi online, niente graduatoria (per ora)

Come da calendario ufficiale, entro oggi 3 dicembre sono stati pubblicati i risultati del primo appello nazionale. Gli atenei – tramite il portale Universitaly o le proprie piattaforme dedicate – hanno reso disponibili i punteggi ottenuti da ciascun candidato nella prova del 20/11. È importante sottolineare che non si tratta di una graduatoria di merito, ma semplicemente dell’esito individuale di ogni studente (voti delle tre prove). Superare tutte le prove (cioè ottenere almeno 18 in ciascuna) non garantisce automaticamente l’ammissione al corso di laurea prescelto. I punteggi conseguiti confluiranno infatti nella graduatoria nazionale finale di gennaio, che determinerà chi potrà immatricolarsi. La situazione attuale vede quindi migliaia di studenti che conoscono il proprio voto, ma nessuna ammissione o esclusione definitiva è ancora decisa. Anzi, dalle prime informazioni emerge che la selezione è stata molto dura: ad esempio a Bari solo circa il 15% dei candidati ha superato tutte le prove al primo tentativo (stima di ~375 idonei su 2.500 partecipanti). Dati analoghi si registrano in altri atenei, segno che molti aspiranti medici dovranno probabilmente sfruttare la seconda chance di dicembre.

Prossime tappe e seconda prova

Entro 48 ore dalla pubblicazione degli esiti, ogni studente deve decidere se accettare i voti ottenuti oppure rinunciarvi per ritentare nel secondo appello. Il secondo appello nazionale è fissato a breve, il 10 dicembre 2025, con prove analoghe al primo. Chi vorrà migliorare il proprio punteggio (o non ha superato una o più materie) deve iscriversi al secondo turno entro il 6 dicembre e presentarsi di nuovo all’esame il 10/12. Gli esiti del secondo appello saranno pubblicati entro il 23 dicembre 2025, dopodiché il giorno 12 gennaio 2026 verrà stilata e resa nota la graduatoria nazionale unica su Universitaly. Solo allora si saprà realmente chi rientra nei posti disponibili (a Medicina, Odontoiatria o Veterinaria) e potrà procedere all’immatricolazione in quella sede. Fino ad allora non esiste un “punteggio minimo” sicuro per entrare: tutto dipenderà dal confronto con i risultati degli altri candidati a livello nazionale.

Come interpretare il punteggio ottenuto

Nessuna soglia garantita oltre il 18: al di là del requisito di 18/30 per materia, non esistono punteggi ufficiali che assicurino l’ammissione. Un voto anche alto nel primo appello non equivale a essere già dentro – i punteggi confluiscono nella graduatoria nazionale e solo questa definirà gli ammessi. Non c’è dunque un punteggio “sufficiente” certo finché la graduatoria finale non sarà pubblicata.

Esito ancora provvisorio: i risultati di oggi servono soprattutto a capire quali prove sono state superate e con che margine. Sapere di aver preso, ad esempio, 25/30 in una materia indica una buona performance, ma non garantisce da solo il posto, perché dipenderà da quanti altri candidati avranno totalizzato punteggi complessivi migliori. Allo stesso modo, chi ha totalizzato punteggi appena sopra la soglia (es. 18-20) dovrà valutare se tentare di migliorarli nel secondo appello.

Secondo appello e rinuncia del voto: è possibile ripetere gli esami nel secondo appello del 10 dicembre per provare ad alzare il punteggio. In tal caso occorre rinunciare formalmente al voto del primo appello (entro 48 ore dalla pubblicazione dei risultati) e iscriversi al nuovo appello entro il 6 dicembre. Il voto ottenuto al secondo tentativo, se migliore, sostituirà a tutti gli effetti quello precedente ai fini della graduatoria e della carriera universitaria. Chi invece mantiene i voti attuali non dovrà far nulla: attenderà il 12 gennaio per scoprire la propria posizione in graduatoria. In ogni caso, finché non uscirà la graduatoria definitiva, resta incerta l’ammissione e conviene concentrarsi sul secondo appello (per chi ritenta) o sulle alternative possibili (per chi pur avendo superato il filtro potrebbero non rientrare nei posti disponibili).

In sintesi

La pubblicazione dei punteggi del primo appello rappresenta solo un passo nel nuovo percorso di selezione. Gli studenti ora sanno come hanno performato nelle tre prove e possono fare le proprie valutazioni, ma la partita dell’accesso a Medicina, Odontoiatria e Veterinaria è ancora aperta. La vera selezione si concluderà solo dopo il secondo appello e la graduatoria di merito nazionale: fino ad allora, nessun escluso o ammesso in via definitiva, ma un periodo di ulteriore studio, riflessione e – per molti – di attesa carica di speranza.

Semestre filtro: guida alle prove, le linee guida. Cambiano i punteggi (aggiornamento al 23 ottobre 2025)

Il Ministero dell’Università e della Ricerca ha pubblicato oggi le Linee guida per gli esami del Semestre aperto dei corsi di medicina, odontoiatria e veterinaria.

Chi può accedere alle prove per l’accesso a medicina, odontoiatria e veterinaria

Potranno accedere agli esami solo le studentesse e gli studenti che avranno rispettato gli obblighi di frequenza previsti dai singoli Atenei.
Le modalità di svolgimento delle prove e le regole da seguire verranno spiegate all’inizio di ogni sessione dal responsabile d’aula.

Le date degli appelli delle prove del semestre filtro

Sono previsti due appelli nazionali:

  • 20 novembre 2025 – primo appello

  • 10 dicembre 2025 – secondo appello

Le iscrizioni saranno aperte:

  • dal 30 ottobre al 15 novembre per il primo appello,

  • dal 21 novembre al 6 dicembre per il secondo.

I risultati verranno pubblicati entro il 3 dicembre per il primo appello e entro il 23 dicembre per il secondo.

Ogni studentessa o studente potrà scegliere di sostenere uno, due o tutti e tre gli esami, in base alla propria preparazione. Tuttavia, chi partecipa dovrà restare in aula fino alla fine della terza prova, anche se decide di affrontarne solo una.

Le tre prove

Come noto, gli esami riguarderanno le tre materie obbligatorie del Semestre aperto:

  • Chimica e propedeutica biochimica

  • Fisica

  • Biologia

Ogni prova consisterà in 31 domande a risposta multipla o a completamento, con una durata di 45 minuti.
L’ordine delle prove sarà sempre lo stesso: Chimica, Fisica, Biologia.

Il punteggio minimo per superare ogni esame è 18/30.
La valutazione seguirà questo schema (cambiato rispetto a quanto annunciato)

  • +1 punto per ogni risposta corretta

  • 0 punti per risposta non data

  • -0,1 punti per risposta errata§

È prevista la lode (+1 punto) per risultati eccellenti.

Come migliorare il punteggio nella graduatoria nazionale

Chi non è soddisfatto del risultato potrà rinunciare al voto del primo appello e ripetere uno o più esami nel secondo.
La rinuncia dovrà essere comunicata entro 48 ore dalla pubblicazione dei risultati.
Il voto ottenuto nel secondo appello, se positivo, sarà quello valido sia per la carriera universitaria sia per la graduatoria nazionale unica per l’accesso ai corsi di Medicina, Odontoiatria e Veterinaria.

Aggiornamento del 22 giugno 2025

Con il Decreto Ministeriale n. 431 del 20 giugno 2025 (link al decreto), il Ministero dell’Università e della Ricerca ha definito le date ufficiali della prova nazionale che conclude il semestre filtro:

Giovedì 20 novembre 2025 (primo appello)
Mercoledì 10 dicembre 2025 (secondo appello)

Entrambe le sessioni si svolgeranno alle ore 11:00 in contemporanea su tutto il territorio nazionale. Restano confermate le tre prove scritte nella stessa giornata (Biologia, Fisica, Chimica e propedeutica biochimica), della durata di 45 minuti ciascuna.

Qui vediamo, punto per punto, come funziona esattamente la prova d’esame per superare il semestre filtro di medicina, odontoiatria e veterinaria ed entrare in graduatoria per risultare finalmente iscritti alla facoltà prescelta (in una delle dieci sedi che avrai scelto in fase di iscrizione).

Nuovo Test Medicina: Mettiti alla Prova!

La riforma ha cambiato tutto. Prova in anteprima la prima simulazione completa con 93 quesiti aggiornati al nuovo formato.

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Cosa succede dopo il semestre filtro?

Il semestre filtro, secondo il decreto che ha riformato l’accesso alle facoltà di medicina, odontoiatria e veterinaria, si conclude “di norma” il 30 novembre.

Medicina 2025-26: quand’è la prova?

La prova nazionale di medicina 2025-26 si svolgerà in due appelli ufficiali stabiliti dal Ministero:
20 novembre 2025
10 dicembre 2025
Entrambi si terranno in data unica nazionale, alle ore 11:00, e in modalità cartacea e in presenza.

Quanto dura la prova?

45 minuti a materia più 15 minuti di intervallo tra una prova e l’altra. Ci saranno, naturalmente, tempi aggiuntivi consentiti a studentesse e studenti con disabilità, invalidità e DSA. Solo al termine di questi tempi partiranno i 15 minuti di intervallo.

Le basi di chimica per il semestre filtro di medicina

Il kit offre le conoscenze di base di chimica necessarie per affrontare il semestre filtro di Medicina. È inoltre indicato per i test di ammissione ai corsi dell’area medico-sanitaria e tecnico-scientifica.
È composto da un manuale di teoria e da una raccolta di esercizi risolti e commentati.
Scopri il kit

Quali sono le materie della prova

La prova nazionale è divisa in tre sezioni, una per ciascuna delle materie affrontate durante il semestre filtro:

  • Biologia

  • Fisica

  • Chimica e propedeutica biochimica

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Sono usciti i nuovi syllabi ufficiali Alpha Test per Medicina 2025.
Biologia, chimica, matematica, fisica, ragionamento, comprensione del testo, cultura generale: ogni area è suddivisa in sottoargomenti chiari e dettagliati, allineati al decreto ministeriale.
Uno strumento indispensabile per sapere cosa studiare e organizzare un piano efficace.

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Come funziona la prova, esattamente?

Ogni sezione comprende 31 domande, per un totale di 93 quesiti. La prova si svolge in presenza, in modalità cartacea, contemporaneamente in tutta Italia.

Due tipologie di domande:

  • 15 domande a scelta multipla: 5 opzioni di risposta, una sola risposta è corretta.

  • 16 domande a completamento: richiedono di inserire una sola parola

Come vengono assegnati i punteggi (o voti)?

Le risposte vengono valutate così:

  • Risposta corretta: +1 punto

  • Risposta sbagliata: –0,25 punti

  • Risposta omessa: 0 punti

Il punteggio massimo complessivo è di 93 punti, ma il voto finale verrà espresso in trentesimi, come per un normale esame universitario. Ogni materia riceve un voto da 0 a 30 più la lode in caso le 31 risposte siano tutte giuste.

Qual è il punteggio minimo per passare?

Per poter accedere alla graduatoria finale e concorrere all’ammissione a Medicina, Odontoiatria o Veterinaria, bisogna ottenere almeno 18/30 in tutte e tre le prove. Non basta quindi un buon punteggio complessivo: serve superare tutte le materie. Possiamo già dire anche che, con ogni probabilità, il 18 in tutte e tre le materie non basterà.

Si può rifare la prova?

Sì. Hai a disposizione due appelli nello stesso semestre filtro.
Se non sei soddisfatto del voto, puoi rifiutare il risultato del primo appello e ripetere la prova nel secondo. Puoi rifiutare il risultato di una sola o due materie. In ogni caso, al secondo appello dovrai presenziare per tutta la durata.

E se non passi nemmeno al secondo appello?
Potrai ripetere il semestre filtro, fino a un massimo di tre volte, anche non consecutive.

Come si compila la prova?

Vale la pena di sapere da subito come funziona la prova, secondo le regole stabilite dal ministero.

Penna nera obbligatoria
Devi usare solamente la penna nera fornita dall’università. Niente penne proprie.

Come si risponde alle domande a risposta multipla (15 per materia)?
Ogni domanda ha 5 opzioni di risposta, solo una è corretta. Per rispondere, traccia una X nella casella corrispondente.
⚠️ Puoi correggere solo una volta: per farlo, annerisci completamente la casella che avevi segnato precedente e metti la X in un’altra. Deve esserci una sola risposta marcata con la X alla fine: altrimenti, niente punto.

Come si risponde alle domande a completamento (16 per materia)? C’è uno spazio bianco in cui scrivere la parola mancante in stampatello maiuscolo. La parola è una sola, niente frasi.
⚠️ Anche qui, puoi fare una sola correzione: se cambi idea, annerisci la parola precedente e scrivi la nuova sotto.

Non vuoi rispondere? Devi dirlo! Siccome la risposta non data vale 0 e quella sbagliata vale -0,25, potresti decidere di non rispondere. In questo caso, però, deve essere chiaro che è così.  Accanto a ogni domanda c’è un cerchietto: se e solo se vuoi lasciare la risposta in bianco, barralo.
⚠️ Attenzione però: una volta barrato, non puoi più cambiare idea.

Perché è importante seguire alla lettera queste istruzioni?

Perché qualsiasi errore nella compilazione può invalidare la prova. Le risposte sbagliate, doppie o mal segnate non vengono considerate. Anche un errore nel codice delle etichette può compromettere l’associazione tra i tuoi dati e il tuo elaborato. Quindi, attenzione anche alla parte burocratica.

La fine della prova: etichette adesive, codici, firma e consegna

Etichette adesive: attenzione ai codici
Alla fine della prova devi prendere una coppia di etichette adesive con lo stesso codice alfanumerico, che ti fornirà la commissione d’esame. Un’etichetta va sulla scheda anagrafica, l’altra sul modulo risposte.
⚠️ Mettere le etichette correttamente dipende da te, quindi verifica che i codici combacino.

Ultimo passaggio: firma e consegna
Quando hai finito, firmi in fondo alla scheda anagrafica, dichiarando che i dati e i codici sono corretti.
Poi inserisci scheda anagrafica e modulo risposte in due contenitori separati (per questo è molto importante che i codici delle etichette siano identici).

 

Come ci si prepara alla prova?

Affrontare una prova nazionale dopo tre mesi di corsi universitari, con la consapevolezza che da quell’esito dipenderà l’ammissione a medicina, odontoiatria o veterinaria, non è una passeggiata. Serve preparazione vera, serve metodo, e serve anche saper gestire incertezza, pressione e aspettative, cercando di non sentirsi troppo sotto pressione. Più facile a dirsi che a farsi, lo sappiamo. Ecco sette consigli realistici per chi vuole arrivare pronto alla prova finale del semestre filtro.

1. Parti dallo studio delle basi

Dovrai seguire le lezioni delle tre materie, obbligatoriamente. Non inseguire la complessità. Parti da ciò che davvero serve sapere. I programmi precisi di chimica, fisica e biologia (i syllabus) verranno definiti a livello ministeriale, ma già ora puoi lavorare sulle fondamenta. Studia con materiale affidabile. Non puntare solo alla memorizzazione: cerca di capire. È la comprensione profonda che fa la differenza, soprattutto nella prova a completamento.

2. Allena il ragionamento, non solo la memoria

Le domande non ti chiederanno di riscrivere la definizione del pH o la formula dell’accelerazione. Ti metteranno davanti a situazioni da decodificare, grafici da leggere, meccanismi da collegare. Allenati a fare ragionamento scientifico, anche se sei sotto stress. Soprattutto se sei sotto stress. Fatti domande mentre studi: perché? cosa succede se? cosa collega questa parte con quell’altra?

3. Fai esperienza. Simula, sbaglia, correggi, ripeti

Fai prove simulate complete, con timer, in sequenza, rispettando tempi e modalità. Crea le condizioni vere: niente cellulare, niente appunti. Solo tu, le domande e il tempo che scorre. Poi correggi con onestà, ricostruisci gli errori e annota cosa hai sbagliato e perché. Chi arriva alla prova avendo già fatto 5 o 6 simulazioni complete parte con un vantaggio mentale enorme perché hai fatto esperienza: ha già vissuto quella situazione.

4. Prenditi sul serio sulle domande a completamento

Le domande a completamento sembrano “facili”, ma non lo sono. Ti chiederanno di inserire una parola precisa, una sola, in uno spazio vuoto. E devi scriverla in stampatello maiuscolo, senza errori. Non puoi cambiare idea mille volte. Hai una sola possibilità di correzione. Allenati alla sintesi, alla chiarezza e alla precisione. Fai esercizio su domande strutturate in questo formato.
Saper scegliere le parole giuste è (anche) una questione di attenzione e allenamento.

5. Costruisci un piano: studiare non è sopravvivere

Serve organizzazione. Ti bastano carta e penna o una tabella digitale. Dividi le settimane per materia, assegna giorni a teoria, giorni a esercizi, giorni a simulazioni. Lasciati spazi di recupero e di riposo.

6. Chiedi aiuto, cerca confronto, costruisci rete

Hai dubbi su un argomento? Non capisci una formula o un meccanismo molecolare? Studia in gruppo e confrontati: a patto che non si trasformi in una gara d’ansia o in una chat da sfogo, studiare in gruppo aiuta. Il confronto ti permette di vedere le cose da più angolazioni e fissa meglio i concetti.

7. Non trascurare la testa

Studiare tanto serve. Ma non serve a nulla se lo fai in apnea. La lucidità si costruisce dormendo bene, mangiando abbastanza, respirando, facendo pause vere. Non sei una macchina. E il semestre filtro non è una corsa a chi si brucia prima.
Ci saranno giorni no, momenti di sconforto, confusione. È normale: accettalo, fermati. riparti.
Fai sport, passeggia, ascolta musica, parla con qualcuno. Chi arriva alla prova avendo curato anche il proprio equilibrio mentale, ha davvero più chance di farcela.

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